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Darwin e le droghe. La prospettiva evoluzionistica e l’uso di sostanze


SISSA Trieste

Articolo di 10 pagine in formato pdf

A dispetto dei grandi progressi nella com­prensione dei meccanismi e dei determi­nanti dei comportamenti umani normali e patologici degli ultimi trent’anni, l’uso delle sostanze psicoattive e le dipendenze continuano ad essere un terreno di scon­tro tra due tradizioni di ricerca apparen­temente inconciliabili, ognuna legata a uno specifico modello di intervento ed entrambe manchevoli. La prima si concentra sulla dimensione personale e sul contesto sociale, rivendi­cando autonomia e validità in settori di confine e intersezione con le più diverse scienze umane, dalla psicologia alla so­ciologia, sino alla filosofia, in teorizzazioni non di rado del tutto speculative. Questa prospettiva spesso finisce per centrare l’indagine sull’abuso di sostanze e la di­pendenza su un impalpabile, quanto in­sussistente, soggetto senza corpo.

La seconda tradizione di ricerca cerca di specificare la natura biologica dei com­portamenti d’abuso: “le cause prossime”, i guasti della macchina umana alla base dell’uso di droghe e a ciò conseguenti.