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La fabbrica delle malattie: l’addiction nel sistema DSM


ASL Cagliari

Articolo di 12 pagine in formato pdf

Lo spazio riservato all’addiction dalla psichiatria è progressivamente aumentato. Al tempo del DSM-I e DSM-II, la dipendenza non meritava la dignità di disturbo, ma era considerata un semplice sintomo della personalità antisociale. Nel DSM-III per la prima volta i disturbi da uso di sostanze appaiono come una classe distinta, con criteri diagnostici differenti per l’abuso (presenza di uso patologico e menomazione nel funzionamento sociale o lavorativo) e per la dipendenza (presenza di tolleranza e astinenza). Con il DSM-III-R il concetto di dipendenza subisce una revisione importante: la distinzione tra dipendenza psicologica e fisica, che differenziava l’abuso dalla dipendenza viene meno, così che la diagnosi di dipendenza può essere posta sulla base di segni anche esclusivamente comportamentali, in assenza di tolleranza o astinenza. Le modifiche apportate in questa revisione sono state essenzialmente influenzate dalla concettualizzazione di Edwards e Gross per la dipendenza da alcol, allo scopo di ottenere una diagnosi basata su un approccio descrittivo. Nel DSM-IV e DSM-IV-TR sono stati apportati solo alcuni perfezionamenti e specifiche. Il DSM-IV-TR descrive i Disturbi correlati alle sostanze in due categorie: Disturbi da uso di sostanze (Abuso e Dipendenza) e Disturbi indotti da sostanze (Disturbo d’Ansia, Disturbo dell’Umore, Intossicazione, Disturbo amnestico, Delirium, Demenza, etc.). Secondo il DSM-IV-TR, all’interno dei Disturbi da uso di sostanze, l’Abuso viene diagnosticato quando l’uso ripetuto porta a uno o più problemi sociali o professionali; la Dipendenza viene invece diagnosticata quando vengono soddisfatti tre o più criteri comprendenti diversi comportamenti correlati all’uso di sostanze, oltre alla tolleranza e all’astinenza. Il sistema diagnostico del DSM è stato costruito con l’obiettivo principale di creare una convergenza tra i soggetti interessati per ragioni diverse alla definizione dei disturbi mentali (ricercatori, medici, compagnie di assicurazioni, decisori politici, etc.). Date le limitate informazioni sulla eziologia e sulla fisiopatologia, e data la presenza di concettualizzazioni differenti sulla natura dell’addiction, l’approccio adottato dagli estensori del DSM è stato un approccio ateoretico. Per questo motivo, i criteri adottati dalla classificazione del DSM per la diagnosi dei disturbi da uso di sostanze sono espressi a un livello molto basso di inferenza, che include solo quei comportamenti che possono essere osservati oggettivamente.