< Tutti gli articoli

Modalità vecchie e nuove dell’utilizzo dell’acamprosato


Unità di Doppia Diagnosi “Vincent P. Dole” Policlinico Universitario “Santa Chiara” Dipartimento di Psichiatria NFB Università di Pisa

Unità di Doppia Diagnosi “Vincent P. Dole” Policlinico Universitario “Santa Chiara” Dipartimento di Psichiatria NFB Università di Pisa

Unità di Doppia Diagnosi “Vincent P. Dole” Policlinico Universitario “Santa Chiara” Dipartimento di Psichiatria NFB Università di Pisa

Unità di Doppia Diagnosi “Vincent P. Dole” Policlinico Universitario “Santa Chiara” Dipartimento di Psichiatria NFB Università di Pisa

Unità di Doppia Diagnosi “Vincent P. Dole” Policlinico Universitario “Santa Chiara” Dipartimento di Psichiatria NFB Università di Pisa

Unità di Doppia Diagnosi “Vincent P. Dole” Policlinico Universitario “Santa Chiara” Dipartimento di Psichiatria NFB Università di Pisa

Articolo di 14 pagine in formato pdf

Per molti anni, la prevenzione delle ricadute nell’uso di alcol dopo la disintossicazione è stata supportata quasi esclusivamente mediante procedure e tecniche psicosociali, tuttavia i risultati ottenuti sono stati modesti. Vari farmaci sono stati introdotti in terapia per aiutare i pazienti alcolisti a recuperare il controllo sul consumo di alcol. Alcune sostanze hanno mostrato un effetto anti-craving promettente nel trattamento a lungo termine dell’alcolismo: fra questi l’acamprosato. Acamprosato è un farmaco che interviene sul sistema trasmettitoriale glutammatergico coinvolto nei meccanismi di intossicazione alcolica. Analogamente ad altri farmaci anti-craving, il ruolo di acamprosato è centrato su quest’ultimo effetto e, diversamente da altri farmaci proposti per il trattamento del craving del paziente alcoldipendente, acamprosato presenta un’efficacia crescente nel tempo. Numerosi studi condotti su animali alcoldipendenti hanno mostrato come acamprosato sia in grado, dopo la deprivazione da alcol, di ridurne l’aumento temporaneo di assunzione volontaria, di ridurre le autosomministrazioni e di placare il craving. Risultati soddisfacenti sono giunti anche da altri studi clinici che hanno evidenziato l’efficacia di acamprosato nel migliorare la durata media d’astinenza, nel diminuire il numero di recidive e la quantità di alcol consumata. Acamprosato aiuterebbe a migliorare i disturbi del sonno provocati dall’alcol; nei pazienti con disturbi d’ansia sarebbe efficace nel migliorare i livelli di ansia sia attraverso un meccanismo diretto che indiretto; avrebbe un’azione anti-maniacale e infine presenterebbe un’azione neuro protettiva risultando, per questo, particolarmente utile nel trattamento dell’intossicazione cronica da alcol.