Consumo moderato di alcol
Pier Paolo Pani
Questo numero di MDD affronta un argomento
che potrebbe sembrare inadatto agli operatori
sanitari che si occupano del trattamento della
dipendenza da alcol o alcolismo. Non esiste infatti,
per chi soffre di questo disturbo mentale,
un consumo moderato di alcol; l’obiettivo del
trattamento della dipendenza da alcol dovrebbe
essere l’astensione dal consumo, finalizzata
a ridurre il rischio di ricadute. È innegabile tuttavia
che la maggior parte della popolazione
adulta assuma bevande alcoliche e, seppure
la dipendenza da alcol costituisca un disturbo
molto frequente, il numero di individui che assumono
bevande alcoliche senza essere alcolisti
supera di gran lunga il numero degli alcolisti. La
letteratura internazionale, inoltre, descrive alcuni
effetti protettivi a livello della popolazione
generale indotti dal consumo moderato di alcol
e capita che questi effetti vengano utilizzati
come pretesto da parte dei pazienti alcolisti per
richiedere un trattamento che consenta loro di
ridurre, più che sospendere completamente, il
consumo per arrivare al consumo moderato.
In questa sede si è posto l’obiettivo di approfondire
il tema del consumo moderato di alcol
invitando due esperti a descriverne gli effetti
positivi e negativi. In dettaglio, la descrizione
degli effetti positivi è stata assegnata a un
esperto di nutrizione clinica e la descrizione
degli effetti negativi a un esperto di dipendenza
da alcol. Nel primo articolo è descritta la riduzione
del rischio cardiovascolare correlata al
consumo moderato di alcol nella popolazione
generale; nel secondo le situazioni fisiologiche e
patologiche in cui nessun consumo di alcol può
essere considerato a basso rischio per la salute
quali, ad esempio, la gravidanza e la dipendenza
da alcol. Queste informazioni sono utili per gli
operatori sanitari impegnati nelle campagne di
prevenzione destinate alla popolazione generale
con la finalità di far adottare comportamenti
più sani e per gli operatori sanitari impegnati
nel trattamento dei singoli pazienti con la finalità
di fornire una precisa valutazione sulla
quantità di alcol che – in base alle specifiche
caratteristiche individuali – può o meno essere
considerata a basso rischio. Una situazione che i
clinici si trovano a dover affrontare con sempre
maggiore frequenza consiste nella valutazione
dei rischi correlati all’assunzione di alcol, anche
in quantità moderate, in concomitanza dell’assunzione
di una terapia farmacologica per il
trattamento di una patologia cronica quale il
diabete o l’ipertensione arteriosa. Questo argomento,
attuale e complesso, è stato oggetto
di una revisione della letteratura i cui risultati
sono descritti nel contributo a pagina 20 del
presente fascicolo. Un altro aspetto che, nei
prossimi anni, impegnerà sempre più gli operatori
sanitari che si occupano di prevenzione
e trattamento della dipendenza da alcol è costituito
dal ruolo della genetica nel rendere un
individuo più o meno vulnerabile all’alcolismo e
alle conseguenze negative alcol-correlate, quali
ad esempio la cirrosi epatica, e più o meno
responsivo ad un determinato farmaco per il
trattamento dell’alcolismo. Questo argomento
è stato oggetto di una revisione i cui risultati
sono descritti nell’articolo a pagina 28 di questo
numero di MDD. Infine, un altro aspetto
utile nella scelta terapeutica per gli operatori
sanitari che si occupano del trattamento della
dipendenza da alcol consiste nella valutazione
dei possibili effetti collaterali correlati ai singoli
farmaci. A questo altro importante argomento
è stato dedicato l’articolo a pagina 32 in cui
sono descritti i risultati di una revisione sistematica
sugli effetti collaterali del naltrexone, il
farmaco che insieme all’acamprosato gode delle
migliori evidenze di efficacia nel trattamento
dell’alcolismo. Complessivamente si offre un
approfondimento su alcuni argomenti che,
seppure di frequente riscontro pratico per gli
operatori sanitari impegnati nel campo della
prevenzione e del trattamento della dipendenza
da alcol, non erano ancora stati esaminati dal
nostro giornale.