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Alcol: nuove e vecchie frontiere

Questo numero di Medicina delle Dipendenze è dedicato all’approfondimento di alcune tematiche di particolare rilevanza per il trattamento del disturbo da uso di alcol (DUA) affrontate da medici italiani attualmente attivi nella ricerca su questi argomenti. La complessità dell’inquadramento diagnostico della psicopatologia degli individui affetti da tale disturbo e le conseguenze nella scelta del trattamento sono state affrontate da Mauro Cibin e colleghi nell’articolo che tratta il tema dell'impulsività come dimensione psicopatologica comune dell’addiction e da Andrea Quartini e colleghi con una lettura critica su doppia diagnosi e complessità diagnostico-terapeutica. Il ruolo del sistema adrenergico nella patogenesi e trattamento del DUA è stato invece affrontato da Roberta Perciballi e Carolina Haass-Koffler. Nel loro contributo vengono descritti gli effetti nel trattamento del DUA ottenuti con i farmaci attivi sul sistema adrenergico e approvati in clinica per altre indicazioni. Alle interazioni tra consumo di alcol e virus SARSCoV- 2 si sono dedicati Gianni Testino e colleghi con un articolo in cui, oltre alle interazioni tra il virus e l’alcol, vengono fornite le raccomandazioni per evitare le potenziali interazioni tra consumo di alcol e vaccinazioni anti-Covid-19. La sindrome feto-alcolica è stata trattata da Mauro Ceccanti e colleghi con una dettagliata descrizione di tutti gli aspetti rilevanti, a partire dalle prime evidenze documentate. Alla epatopatia alcol-correlata si sono dedicati ancora Gianni Testino e colleghi in un articolo in cui, oltre alla descrizione della epatopatia, vengono fornite le considerazioni etiche condivise dai maggiori esperti in materia di trapianto di fegato negli individui affetti da DUA. Il tema della riabilitazione psicosociale è stato affrontato da Mauro Cibin e colleghi che descrivono tutte le tecniche che possono essere utilizzate nella riabilitazione psicosociale, inclusa la mindfulness. L’efficacia e sicurezza del sodio ossibato (GHB) nel trattamento del DUA sono il tema approfondito da Fabio Caputo e colleghi, che sintetizzano i risultati ottenuti in oltre trent’anni di ricerca. Questo contributo è particolarmente prezioso per i clinici perché il GHB è uno dei farmaci più usati in Italia nel DUA mentre il suo utilizzo non è approvato nella maggior parte degli altri Paesi. Il tema dell’efficacia e sicurezza del baclofen utilizzato off-label nel trattamento del DUA è stato trattato da me e Lorenzo Leggio attraverso una sintesi della ormai vasta letteratura sull’argomento e con le considerazioni condivise dai maggiori esperti internazionali sull’utilizzo di questo farmaco. Infine, il tema dell’efficacia della stimolazione magnetica transcranica (TMS) è stato trattato da Mauro Ceccanti e colleghi in un articolo che descrive i risultati ottenuti con l’uso di questa tecnica non invasiva da parte di pazienti affetti da diversi disturbi tra cui dolore intrattabile, depressione e disturbo da uso di alcol. È doveroso da parte mia ringraziare gli Autori che con la loro partecipazione hanno permesso la realizzazione di questo volume nonostante le difficoltà dovute a una pandemia che ha cambiato radicalmente le nostre abitudini e la nostra vita. Molti servizi hanno subito profonde modifiche per fronteggiare il Covid-19 e sarebbe stato comprensibile se qualche medico ricercatore, tra quelli contattati, avesse declinato l’invito. Invece, tutti hanno aderito calorosamente, alcuni con più contributi ciascuno. Questa adesione è stata una chiara dimostrazione di come, nonostante le difficoltà, prevalga il desiderio collettivo di contribuire a migliorare le nostre conoscenze sul trattamento del DUA. Ai clinici a vario titolo coinvolti auguro che questo numero di Medicina delle Dipendenze possa essere d’aiuto e contribuisca a facilitare l’accesso al trattamento ai pazienti affetti da questo disturbo.