Cinquant’anni di eroina in Italia. Un’analisi storico-sociale delle sue origini

Mese: Giugno
Anno: 2023
Volume: 13
Numero: 50
Pagine: 44
Prezzo: € 25,00
Fascicolo di 44 pagine in formato cartaceo
Paolo Nencini
In realtà, tra le due guerre
mondiali l’Italia ebbe una ragione
contingente assai concreta per
partecipare alla costruzione di
un sistema mondiale di controllo
sugli stupefacenti ed essa
consisteva nella necessità di fare
fronte al loro contrabbando,
soprattutto di eroina,
attraverso i suoi porti.
Paolo Nencini
Unitelma Sapienza
Università di Roma
Articolo di 5 pagine in formato digitale pdf
Dalla metà degli anni Settanta,
quando era esploso il consumo
di eroina e con esso l’emergenza
droga, si era stratificato un
discorso veicolato soprattutto dal
mainstream mediatico, basato
su alcuni elementi retorici e visivi
stereotipati, reiterati nel tempo.
Matteo Pasetti
Università di Bologna
Articolo di 5 pagine in formato digitale pdf
Sin dai primi anni Settanta, le
riviste controculturali avevano
dedicato molti articoli alla
controinformazione sulle droghe,
sostenendo la non dannosità di
hashish, marijuana e allucinogeni
e denunciando invece i rischi
connessi all’assunzione di
barbiturici, amfetamine,
eroina e cocaina.
Maria Elena Cantilena
Biblioteca Estense Universitaria
Articolo di 5 pagine in formato digitale pdf
Di frequente, la donna non si
rivolge ai Servizi perché è l’uomo
a farsene carico, con tutto ciò
che di anti-terapeutico questo
può rappresentare, dettando un
ulteriore sbilanciamento in quella
che è già una manifesta
relazione asimmetrica.
Anna Paola Lacatena
Dipartimento
Dipendenze Patologiche
ASL TA
Articolo di 5 pagine in formato digitale pdf
Il lessico già usato per parlare
di “drogati” si salda, dunque, a
quello che si usa per parlare di
epidemia, generando un dibattito
pubblico, non specialistico, dai
toni allarmistici ma soprattutto
altamente moralistici che
segneranno l’intero decennio
impedendo in numerose
circostanze di attuare efficaci
misure di prevenzione, come
nel caso della battaglia contro i
preservativi messa in campo dal
Ministro della Sanità
Carlo Donat Cattin.
Vanessa Roghi
LUMSA
Articolo di 5 pagine in formato digitale pdf
E Tina Anselmi: “Ho abolito il
metadone perché, diciamocelo
in faccia, non era una medicina
atta a guarire i tossicomani,
ma, nella situazione attuale,
serviva soltanto ad alimentarne
l’assuefazione mentre occorrono
‘ben altre’ strutture per
combattere l’avanzata
degli stupefacenti”.
Ernesto de Bernardis
SerT Lentini
ASP Siracusa
Articolo di 7 pagine in formato digitale pdf
È evidente la distanza che separa
chi rifiuta che una persona che fa
uso di sostanze possa condurre
una vita normale o quasi
attraverso il metadone e chi,
come gli attivisti del CCP,
scelgono la valorizzazione di
qualsiasi esperienza appartenente
al vissuto di una persona,
scelta necessaria per accettare
gli altri come “entità viva”.
Claudio Cippitelli
Parsec Consortium
Articolo di 7 pagine in formato digitale pdf
Immagine della copertina
Ritratto di Wally Neuzil, 1912, Olio su tavola. Egon Schiele (1890-1918). Vienna (Austria). Leopold Museum.