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Il “drogato” nella sfera pubblica degli anni Ottanta: da “malato” a “minaccia”


Università di Bologna

Articolo di 5 pagine in formato digitale pdf
Tra gli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso, dopo l’arrivo dell’eroina e l’incremento del consumo di stupefacenti tra le giovani generazioni, iniziò a mutare anche la percezione del fenomeno da parte dell’opinione pubblica. Nonostante la diversità delle sostanze in circolazione e delle forme di tossicodipendenza, l’immagine del consumatore di “droghe” venne associata in modo preminente alla figura dell’eroinomane, a sua volta gradualmente trasformato da “malato” o “vittima” a “minaccia pubblica”: un soggetto socialmente pericoloso, spesso responsabile anche di altri comportamenti devianti. In questo processo di marginalizzazione e criminalizzazione della tossicodipendenza giocò un ruolo decisivo il sistema mediatico, che in un rapporto di “triangolazione” con pubblico e politica finì per rafforzare il consenso verso l’approccio proibizionista.