L’eroina in Italia prima di scendere in strada. Breve storia di un lungo antefatto
Paolo Nencini
Unitelma Sapienza
Università di Roma
Articolo di 5 pagine in formato digitale pdf
Introdotta in Italia alla fine dell’Ottocento, l’eroina non seppe mai scalzare la morfina da farmaco di prima linea né il suo uso voluttuario prese piede fino all’improvviso irrompere di un’autentica epidemia di dipendenza negli anni Settanta del Novecento. Tuttavia, per la sua peculiare posizione geografica tra paesi produttori (Turchia, principalmente) e consumatori (Estremo Oriente, Nord America ed Europa Occidentale), l’Italia divenne presto un punto d’appoggio strategico per il contrabbando internazionale dell’eroina. Tra le due guerre mondiali questo contrabbando, pur utilizzando i porti e il naviglio italiano, era gestito da organizzazioni straniere, mentre nel secondo dopoguerra fu preso saldamente nelle mani della criminalità italo-americana di stampo mafioso. Tale stato di cose indirizzò i provvedimenti legislativi italiani verso una intransigente repressione che non fu tuttavia in grado di prevenire il dilagare dello spaccio di eroina nelle strade a partire dagli anni settanta