COVID-19 e servizi per le persone con disturbo da uso di sostanze in Europa: restrizioni, adattamenti e innovazione

In questo articolo si presentano le informazioni raccolte dall’Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze (OED-EMCDDA) nell’Aprile 2020 circa le sfide affrontate e gli adattamenti messi in atto dai servizi europei per il trattamento del disturbo da uso di sostanze (DUS) e la riduzione del danno a seguito dell’emergenza COVID-19. L’indagine è stata realizzata con la metodologia trendspotter, che permette di esplorare in tempi rapidi fenomeni emergenti grazie all’uso di un metodo di ricerca misto qualitativo e quantitativo e coinvolge gli esperti dei servizi operanti in Europa. La situazione di emergenza COVID-19 ha richiesto la riorganizzazione dei servizi e della modalità della loro somministrazione per far fronte a varie necessità quali la riduzione dei contatti con e tra gli utenti, la diversa domanda da parte degli utenti stessi, la minore disponibilità di personale, le difficoltà di movimento, una maggior richiesta di igienizzazione e di uso di dispositivi per la prevenzione del contagio. Le problematiche emerse, le soluzioni adottate e la diversa interazione instauratasi con gli utenti hanno fatto emergere alcune possibilità per migliorare i servizi, rivedere il sistema e ripensare al rapporto con gli utenti.