Modificare il nostro atteggiamento verso i farmaci agonisti e la loro diversione al tempo della pandemia
Brandon del Pozo
The Miriam Hospital
Warren Alpert Medical School of
Brown University
Providence RI, USA
Josiah D Rich
The Miriam Hospital
Warren Alpert Medical School of
Brown University
Providence RI, USA
Articolo di 3 pagine in formato digitale pdf
La pandemia COVID-19 ha condotto ad allentare le regole di prescrizione per la buprenorfina e il metadone, i farmaci agonisti che trattano efficacemente i disturbi da uso di oppioidi. Nel considerare come capitalizzare questo cambiamento, la ricerca dovrebbe determinare quanto l’estensione dell’aumentata diversione è dipesa da ciò, e quali conseguenze potrebbe avere. Queste modificazioni predispongono a valutare se il metadone possa essere prescritto con sicurezza nei setting delle cure di base, e se la formulazione di buprenorfina iniettabile mensilmente sia un’alternativa utilizzabile all’aumento della erogazione di dosi sublinguali. L’esplosione della pandemia ha causato un aumento delle morti da overdose, cosicché considerare attentamente il potenziale profilattico dei farmaci agonisti in aggiunta al loro ruolo come trattamento può aiutarci ad affrontare la crisi della mortalità.