Dipendenze al femminile
Mese: Dicembre
Anno: 2014
Volume: 4
Numero: 16
Pagine: 88
Prezzo: € 25,00
Fascicolo di 88 pagine in formato cartaceo
Pier Paolo Pani
Da sempre la ricerca preclinica
e clinica, con l’eccezione dei
fenomeni sesso-genere specifici,
è stata prevalentemente, se non
esclusivamente, condotta su
soggetti di sesso maschile.
Flavia Franconi
Assessore Politiche della Persona Regione Basilicata
Dipartimento Scienze Biomediche Università di Sassari
Laboratorio Nazionale di Medicina di Genere INBB
Dipartimento Scienze Biomediche Università di Sassari
Laboratorio Nazionale di Medicina di Genere INBB
Articolo di 6 pagine in formato digitale pdf
La donna veniva infatti assimilata
ai barbari e ad esseri mitologici
dall’altrettanto incompiuta
umanizzazione – satiri e
centauri – nella sua incapacità
di esercitare il controllo sul bere,
esponendosi quindi all’ampio
ventaglio di conseguenze nefaste
dell’ubriachezza.
Paolo Nencini
Dipartimento di
Fisiologia e Farmacologia
Sapienza Università di Roma
Centro Antidroga e
Farmacologia Clinica
Policlinico Umberto I
Articolo di 7 pagine in formato digitale pdf
Le droghe inducono nel
nostro cervello delle profonde
modificazioni, spesso irreversibili.
La morfologia e la funzionalità
del nostro cervello viene però
alterata dalle droghe in maniera
diversa (talvolta opposta) tra i
due sessi.
Walter Fratta
Dipartimento Scienze Biomediche Università di Cagliari
Centro di Eccellenza Neurobiologia della Dipendenza Università di Cagliari
Liana Fattore
Centro di Eccellenza Neurobiologia della Dipendenza Università di Cagliari
CNR Istituto di Neuroscienze Sezione di Cagliari
Articolo di 10 pagine in formato digitale pdf
Considerando che un terzo degli
alcolisti è costituito da pazienti di
sesso femminile, circa il 33% dei
pazienti reclutati negli studi atti
a valutare l’efficacia dei farmaci
per l’alcolismo dovrebbero essere
donne.
Roberta Agabio
Dipartimento Scienze Biomediche
Università di Cagliari
Pier Paolo Pani
Direzione dei Servizi Socio Sanitari
ASL 8 Cagliari
Antonio Preti
Centro di Psichiatria di
Consultazione e Psicosomatica
AO Universitaria Cagliari
Gian Luigi Gessa
Dipartimento Scienze Biomediche Università di Cagliari
CNR Istituto di Neuroscienze Sezione di Cagliari
Flavia Franconi
Dipartimento Scienze Biomediche
Università di Sassari
Articolo di 11 pagine in formato digitale pdf
I rischi per il feto, come già
sottolineato, non sono solo
quelli connessi alla sindrome
astinenziale, ma più in generale
sono quelli correlati all’assunzione
della sostanza (esposizione ad
agenti infettivi, co-assunzione
di altre sostanze d’abuso, scarsa
aderenza ai regimi terapeutici).
Primavera A. Spagnolo
Laboratory of Clinical and
Translational Studies
NIAAA, NIH Bethesda MD
Lorenzo Leggio
Section on Clinical
Psychoneuroendocrinology and
Neuropsychopharmacology
Laboratory of Clinical and
Translational Studies
NIAAA and Intramural Research
Program NIDA, NIH Bethesda MD
Center for Alcohol
and Addiction Studies
Department of Behavioral
and Social Sciences
Brown University
Providence RI
Articolo di 6 pagine in formato digitale pdf
Le donne, pur ricorrendo meno
frequentemente alla via di
assunzione endovenosa, hanno
mostrato condizioni generali di
salute più scadenti, e un tasso
di sieropositività all’HIV più
alto, rispetto ai soggetti di sesso
maschile.
Luca Rovai
Unità di Doppia Diagnosi
“Vincent P. Dole”
AOU Pisana
Ospedali Riuniti di Santa Chiara
Dipartimento di Neuroscienze
Università di Pisa
Angelo GI Maremmani
Unità di Doppia Diagnosi
“Vincent P. Dole”
AOU Pisana
Ospedali Riuniti di Santa Chiara
Dipartimento di Neuroscienze
Università di Pisa
Associazione per
l’Utilizzo delle Conoscenze
Neuroscientifiche a fini Sociali
AU-CNS, Pietrasanta, LU
Silvia Bacciardi
Unità di Doppia Diagnosi
“Vincent P. Dole”
AOU Pisana
Ospedali Riuniti di Santa Chiara
Fabio Rugani
Unità di Doppia Diagnosi
“Vincent P. Dole”
AOU Pisana
Ospedali Riuniti di Santa Chiara
Matteo Pacini
Istituto di Scienze del
Comportamento “G. De Lisio” Pisa
Francesco Lamanna
SerT Pisa
Stefania Canoniero
SerT Savona
Liliana Dell’Osso
Dipartimento di Medicina Clinica e
Sperimentale, Università di Pisa
Icro Maremmani
Unità di Doppia Diagnosi
“Vincent P. Dole”
AOU Pisana
Ospedali Riuniti di Santa Chiara
Dipartimento di Neuroscienze
Università di Pisa
Associazione per
l’Utilizzo delle Conoscenze
Neuroscientifiche a fini Sociali
AU-CNS, Pietrasanta, LU
Istituto di Scienze del
Comportamento “G. De Lisio” Pisa
Articolo di 11 pagine in formato digitale pdf
Nel sesso femminile, le evidenze
di una correlazione fra precocità
dell’intervento e risoluzione della
dipendenza e fra abbandono
della terapia e basso livello
di scolarizzazione e bassa
condizione socioeconomica,
forniscono delle importanti
tracce che potrebbero condurre
alla formulazione di percorsi
terapeutici profondamente
differenti fra i sessi.
Manuela Graziani
Dipartimento di
Fisiologia e Farmacologia
Sapienza Università di Roma
Centro Antidroga e
Farmacologia Clinica
Policlinico Umberto I
Paolo Nencini
Dipartimento di
Fisiologia e Farmacologia
Sapienza Università di Roma
Centro Antidroga e
Farmacologia Clinica
Policlinico Umberto I
Articolo di 7 pagine in formato digitale pdf
L’obiettivo dello studio era
valutare l’efficacia dei trattamenti
nel prevenire la mortalità acuta
e nel favorire la ritenzione
in trattamento. La mole di
dati raccolti ha permesso di
studiare nel dettaglio anche le
differenze di genere, alle quali
è stata dedicata una specifica
monografia.
Federica Vigna-Taglianti
Dipartimento di Scienze Cliniche e
Biologiche, Università di Torino
OED Regione Piemonte, ASL TO3
Paola Burroni
Dipartimento delle Dipendenze
ASL TO1
Federica Mathis
OED Regione Piemonte, ASL TO3
Mara Rotelli
Dipartimento delle Dipendenze
ASL TO1
Marina Garneri
Dipartimento delle Dipendenze
ASL TO1
Franca Beccaria
Eclectica, Torino
Anna Picciolini
Associazione Parsec, Roma
Elisabetta Versino
Dipartimento di Scienze Cliniche e
Biologiche, Università di Torino
Anna Maria Bargagli
Dipartimento di Epidemiologia
SSR del Lazio
Gruppo di Studio VEdeTTE
Articolo di 14 pagine in formato digitale pdf
Le donne, per il giudizio
di condanna sociale che
stigmatizza l’atto trasgressivo
dell’assunzione di sostanze illegali
e per la “sconvenienza” di alcuni
comportamenti che sono più
tollerati nel genere maschile,
fruiscono, paradossalmente, di
un fattore protettivo che è diretta
conseguenza di una maggiore
riprovazione e controllo da parte
della società.
Isabella Delsedime
SerT Caluso e
Alcologia Ivrea
Dipartimento Patologia Dipendenze
ASL TO4
Leopoldo Grosso
Gruppo Abele
Torino
Articolo di 9 pagine in formato digitale pdf
Immagine della copertina
Danae, 1907-1908. Olio su tela, Gustav Klimt (1862-1918). Vienna, Collezione privata.