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Differenze di genere nelle dipendenze


Dipartimento Scienze Biomediche Università di Cagliari Centro di Eccellenza Neurobiologia della Dipendenza Università di Cagliari

Centro di Eccellenza Neurobiologia della Dipendenza Università di Cagliari CNR Istituto di Neuroscienze Sezione di Cagliari

Articolo di 10 pagine in formato digitale pdf

Il concetto di “dipendenza” viene generalmente associato all’abuso di sostanze legali o illegali, e differenze di genere nella frequenza e quantità di droga consumata così come negli effetti e nelle conseguenze di un loro utilizzo sono ampiamente documentate in letteratura. Tuttavia, un numero non esiguo di altre attività non legate all’abuso di sostanze è comunque in grado di generare dipendenza, soprattutto quelle riguardanti “piaceri” (reward) naturali quali il gioco, il cibo o il sesso. Queste forme di dipendenza stanno ricevendo grande attenzione medica e scientifica negli ultimi anni, in seguito all’aumento del numero di individui che sempre più frequentemente riportano sintomi del tutto paragonabili alla tossicodipendenza e riconducibili principalmente ad un deficit nel controllo dell’impulso. Tutte le “dipendenze comportamentali” sono caratterizzate infatti da: (1) una sensazione di tensione emotiva e di eccitazione quando si sta per compiere l’azione, (2) un senso di gratificazione e/o sollievo una volta compiuta l’azione, (3) incapacità di resistere all’impulso nonostante si possa andare incontro a spiacevoli conseguenze o seri pericoli non solo per se stessi ma anche per la famiglia, gli amici, o sul lavoro. In questa definizione rientrano l’assunzione compulsiva di cibo e l’eccessivo esercizio fisico, l’iperattività sessuale ed il gioco d’azzardo patologico, l’eccessivo utilizzo di Internet e lo shopping compulsivo. Questi comportamenti, definiti anche “disordini del controllo dell’impulso” tipicamente comportano azioni che risultano dannose per chi le compie o per chi sta loro vicino, e condividono diverse caratteristiche oltre la compulsività e l’impulsività, quali l’insorgenza di un desiderio smodato e spesso incontrollabile di intraprendere quell’attività (craving), tolleranza (la necessità di incrementarne la frequenza col passare del tempo), l’insorgenza di sintomi astinenziali (soprattutto irritabilità e irrequietezza) e le ricadute nonostante la ferma intenzione di astenersi da tali comportamenti. Uomini e donne differiscono notevolmente nella loro attitudine a fare uso di sostanze e intraprendere attività gratificanti, e di conseguenza a sviluppare dipendenza da droghe e altre forme di dipendenze comportamentali. Questo articolo illustra le differenze principali riscontrate tra uomini e donne nelle varie forme di dipendenza, a partire dalla tossicodipendenza per concludere con le dipendenze di più recente identificazione, come lo shopping compulsivo. Verranno esaminati potenziali fattori di rischio per queste patologie e la neurobiologia sottostante le differenze di genere riscontrate, con una particolare attenzione rivolta al ruolo giocato dagli ormoni sessuali nel controllo degli impulsi e nella modulazione del comportamento d’abuso.