Endocannabinoidi e psicopatologia

Le proprietà terapeutiche della Cannabis sativa sono note da secoli, ma solo in questi ultimi anni sono stati raggiunti importanti traguardi nella comprensione della fisiologia, farmacologia e biologia molecolare dei cannabinoidi, portando l’attenzione scientifica a prendere in seria considerazione un loro possibile utilizzo clinico.

Uno degli aspetti più controversi dell’epidemiologia della cannabis è la possibilità che il suo uso in età adolescenziale faciliti la transizione verso l’uso e l’abuso di droghe illecite ad alto potenziale d’abuso.

Dal punto di vista eziopatogenetico, i DA sono considerati disturbi psichiatrici multifattoriali, risultanti dalla complessa interazione tra fattori biologici, psicologici/personologici e ambientali socioculturali.

La fase di acquisizione della memoria è una fase comune e necessaria nell’apprendimento sia a breve che a lungo termine, e vi è un generale accordo in letteratura nel ritenere che i cannabinoidi la modulino.

Un aspetto estremamente importante nel dibattito sull’uso di cannabis da parte degli adolescenti riguarda la possibilità che questo comportamento possa facilitare il successivo utilizzo di altre sostanze illecite come ad esempio cocaina ed eroina.

Susanna e i vecchioni, 1610. Olio su tela, Artemisia Gentileschi (1593-1653). Pommersfelden (Germania), Collezione Graf von Schönborn.