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La società additiva. Note sulla sottile relazione tra modello di società e patologia individuale


Psicologo Psicoterapeuta Criminologo Dipartimento Prevenzione ASL VCO Docente SUPSI Lugano

Articolo di 5 pagine in formato pdf
Oltre ai noti comportamenti di addiction da sostanze assistiamo a uno sviluppo di forme di addiction che si costruiscono in assenza di un oggetto concreto, di un qualcosa “che entra nel corpo” in grado di modificare e ristrutturare le relazioni e “la biologia” del soggetto. Non ci si può quindi appellare alla presenza di un oggetto esterno, diabolico, e all’influenza di sostanze inebrianti: elementi che invece tanta parte hanno avuto nell’esperienza e nella mitologia tossicomanica. E ancora, nel soggetto stesso è assente un movente, un’aspettativa, o quantomeno una consapevolezza di fare un qualcosa di “disapprovato, sanzionato, rischioso”. Ma come siamo arrivati a ciò?