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Neurodegenerazione e disturbo da uso di sostanze. Esplorare l’intricato nesso tra disturbi neurodegenerativi e uso di sostanze


Divisione di Psichiatria Dipartimento di Medicina e Chirurgia Università dell’Insubria Gruppo di Ricerca “VP Dole” Istituto di Scienze del Comportamento “De Lisio” Pisa Saint Camillus International University of Health Sciences Rome

Divisione di Psichiatria Dipartimento di Medicina e Chirurgia Università dell’Insubria

Clinica Psichiatrica Cantonale Organizzazione Sociopsichiatrica Mendrisio, Svizzera

Gruppo di Ricerca “VP Dole” Istituto di Scienze del Comportamento “De Lisio” Pisa Saint Camillus International University of Health Sciences Rome

Articolo di 23 pagine in formato digitale pdf
I disturbi da uso di sostanze e i disturbi neurodegenerativi sono due condizioni distinte ma interrelate che pongono sfide significative per la salute pubblica. I dati epidemiologici hanno rivelato una netta correlazione tra questi disturbi, mostrando come individui con SUD presentino un rischio aumentato di sviluppare malattie neurodegenerative. La relazione è complessa e coinvolge un’intricata interazione di vari fattori di rischio e specifici meccanismi patofisiologici. Soggetti con SUD spesso mostrano una predisposizione ai disturbi neurodegenerativi, con specifici fattori di rischio come profili genetici, alterazioni neurologiche e fattori ambientali che svolgono un ruolo cruciale. Inoltre, la presenza concomitante di altre condizioni neuropsichiatriche, spesso correlate al SUD, come i disturbi dell’umore, può complicare ulteriormente il substrato e il decorso clinico, contribuendo allo sviluppo di disturbi neurodegenerativi. Dati recenti suggeriscono che i cambiamenti neurobiologici associati all’uso di sostanze, come alterazioni a carico dei circuiti del sistema della ricompensa, della funzione striatale, della corteccia frontale e temporale possono contribuire allo sviluppo di condizioni neurodegenerative. Diagnosticare accuratamente i disturbi neurodegenerativi negli individui con DUS rappresenta, quindi, una sfida significativa. I sintomi sovrapposti e il potenziale di comorbilità possono rendere difficile la diagnosi differenziale tra le due condizioni. Affrontare correttamente la questione è fondamentale, poiché ha un impatto diretto sulla prevenzione e sul trattamento delle malattie neurodegenerative negli utilizzatori di sostanze La ricerca continua e l’implementazione di approcci efficaci di prevenzione e trattamento sono essenziali per affrontare questo urgente problema di salute pubblica e migliorare il benessere generale degli individui affetti da queste condizioni interconnesse. Nell’articolo, saranno esplorate separatamente le correlazioni tra l’uso cronico di alcol, eroina e cocaina e il possibile rischio di sviluppare specifiche cerebropatie, cercando di elaborare un ipotetico modello interpretativo patofisiologico alla base della suddetta relazione.