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Narrative del disturbo da gioco d’azzardo e del disturbo da uso di sostanze. Una analisi multidimensionale per la caratterizzazione di possibili marcatori narrativi e linguistici delle dipendenze


Università di Roma Tre

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SISSA, Trieste

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SerD Dolo - Azienda ULSS 3 Serenissim

Articolo di 15 pagine in formato pdf
Diversi studi hanno dimostrato che l’analisi della dimensione narrativa può rappresentare un valido strumento per far luce su alcuni aspetti psicologici critici; in questo senso, può essere utile per capire meglio il disturbo da dipendenza. Il presente articolo riporta tra l’altro alcuni tra i dati principali di una ricerca da noi condotta e pubblicata nella rivista Journal of Gambling Issues nel 2021. In tale ricerca abbiamo indagato gli aspetti psicologico-narrativi coinvolti nelle dipendenze, specificamente nel DUS e nel DGA, attraverso un’analisi quali-quantitativa multidimensionale di un’intervista semi-strutturata, che ha invitato due gruppi di soggetti dipendenti in trattamento (DGA e DUS) a raccontare le varie fasi della dipendenza. Le analisi narrative multidimensionali da noi condotte sembrano aver portato alla luce alcuni punti critici su cui focalizzare l’attenzione per la costruzione di un adeguato trattamento dei soggetti con dipendenza. Nello specifico, i risultati suggerirebbero la necessità di lavorare su aspetti dissociati del Sé al fine di: 1) favorire il processo di integrazione di motivazioni e azioni, aumentando la consapevolezza e il senso di autoefficacia, soprattutto con i giocatori d’azzardo; 2) migliorare la coerenza globale nella narrazione del desiderio al fine di diminuire la disregolazione emotiva tipica di questa fase; 3) migliorare la capacità di proiezione del Sé nel tempo. Quest’ultimo punto potrebbe essere particolarmente rilevante in una prospettiva di intervento riabilitativo, soprattutto per quanto riguarda gli strumenti di trattamento legati alla dimensione narrativa. Il rapporto circolare tra regolazione dell’impulsività, autocontrollo, integrità dell’Io, funzioni cognitive e dimensione narrativa trova nel fattore temporale uno dei principali perni comuni.