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Il disturbo da uso di sostanze nei soggetti con spettro autistico o con disabilità cognitiva


Dipartimento Patologia delle Dipendenze ASL TO3

AJ Drexel Autism Institute Drexel University Philadelphia PA, USA 2School of Social Policy

AJ Drexel Autism Institute Drexel University Philadelphia PA, USA 2School of Social Policy

School of Social Policy and Practice University of Pennsylvania Philadelphia PA, USA

School of Health Professions Department of Social Work Long Island University

AJ Drexel Autism Institute Drexel University Philadelphia PA, USA

Articolo di 9 pagine in formato pdf
Background: la ricerca recente si è interrogata sull’ipotesi secondo la quale le persone con disabilità cognitiva (ID) o disturbi dello spettro autistico (ASD) presenterebbero minor rischio di sviluppare un disturbo da uso di sostanze (SUD). Nel complesso, poco si sa sui SUD tra le persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo (/IDD). Obiettivi: lo studio mirava a stimare la prevalenza di SUD tra gli iscritti al programma Medicaid con ASD, ID, o entrambi; caratterizzare questi gruppi di persone correlandoli con la prevalenza dei SUD; identificare il rischio di SUD sulla base delle caratteristiche demografiche e cliniche all’interno dei gruppi esaminati. Metodi: sono stati utilizzati i dati Medicaid nazionali dal 2008 al 2012 per individuare gli utenti con ASD, ID o entrambi i disturbi e un campione senza ASD/ID ma con diagnosi di SUD. Si è scelto di rappresentare la situazione emersa tramite statistiche descrittive, per caratterizzare i gruppi di iscritti e i tipi di SUD, e calcolato la prevalenza di SUD usando la regressione di Poisson modificata per mettere in luce il rischio relativo aggiustato di SUD all’interno dei gruppi di persone con disabilità. Risultati: la prevalenza di SUD è aumentata annualmente tra i gruppi di disabili dall’1 al 2,2%, e cresce più rapidamente tra le persone con ASD. L’abuso di alcol è SUD il più comune tra i soggetti con ID (57%), rispetto all’abuso di cannabis tra il gruppo di persone con ASD (41%). Il rischio di SUD era più elevato tra i pazienti in comorbilità psichiatrica e, in particolare, con depressione. Conclusioni: i risultati evidenziano una crescente prevalenza di SUD tra gli iscritti a Medicaid con solo ASD e in comorbilità con l’autismo e un rischio maggiore di SUD tra quelli con depressione e altri disturbi psichiatrici. La facilitazione dell’accesso allo screening, alla diagnosi e al trattamento del SUD per le persone con disabilità intellettiva e disturbi del neurosviluppo costituisce un obiettivo da considerarsi prioritario per la ricerca futura.