Neurobiologia delle dipendenze: lo stato dell'arte
Mese: Settembre
Anno: 2018
Volume: 8
Numero: 31
Pagine: 80
Prezzo: € 25,00
Fascicolo di 80 pagine in formato cartaceo
Elio Acquas e Cristina Cadoni
Oggi sappiamo che le condizioni
ambientali possono influenzare
un determinato genotipo ma che
anche un particolare genotipo
può influire sull’ambiente.
Cristina Cadoni
Istituto di Neuroscienze
Consiglio Nazionale delle Ricerche
UOS Cagliari
Articolo di 8 pagine in formato digitale pdf
L’epigenetica può mediare
cambiamenti a lungo termine
nell’espressione dei geni e
questo la rende un interessante
meccanismo nello studio delle
alterazioni associate alla
dipendenza da sostanze d’abuso.
Francesca Felicia Caputi
Dipartimento di Farmacia
e Biotecnologie
Alma Mater Studiorum
Università di Bologna
Laura Rullo
Dipartimento di Farmacia
e Biotecnologie
Alma Mater Studiorum
Università di Bologna
Sanzio Candeletti
Dipartimento di Farmacia
e Biotecnologie
Alma Mater Studiorum
Università di Bologna
Patrizia Romualdi
Dipartimento di Farmacia
e Biotecnologie
Alma Mater Studiorum
Università di Bologna
Articolo di 9 pagine in formato digitale pdf
Nonostante il ruolo centrale
svolto dai neuroni nel mediare
gli effetti associati all’abuso
di sostanze, recenti evidenze
suggeriscono che anche
alterazioni a carico delle cellule
gliali, quali microglia e astrociti,
possano contribuire agli effetti
avversi indotti dall’esposizione a
sostanze d’abuso.
Tiziana Rubino
Dipartimento di Biotecnologie
e Scienze della Vita
Università degli Studi dell’Insubria
Busto Arsizio (VA)
Pamela Prini
Dipartimento di Biotecnologie
e Scienze della Vita
Università degli Studi dell’Insubria
Busto Arsizio (VA)
Erica Zamberletti
Dipartimento di Biotecnologie
e Scienze della Vita
Università degli Studi dell’Insubria
Busto Arsizio (VA)
Daniela Parolaro
Dipartimento di Biotecnologie
e Scienze della Vita
Università degli Studi dell’Insubria
Busto Arsizio (VA)
Fondazione Zardi Gori, Milano
Articolo di 7 pagine in formato digitale pdf
La scoperta e l’isolamento
del THC (1964), insieme alla
successiva identificazione e
clonazione dei recettori per i
cannabinoidi (CB), diede il via a
numerosi studi che permisero di
chiarire quale fosse il meccanismo
d’azione e l’attività farmacologica
di questo composto nonché alla
caratterizzazione del sistema
endocannabinoide.
Valentina Satta
Dipartimento di Scienze Biomediche
Sezione di Neuroscienze e
Farmacologia Clinica
Università di Cagliari
Paolo Masia
Dipartimento di Scienze Biomediche
Sezione di Neuroscienze e
Farmacologia Clinica
Università di Cagliari
Maria Scherma
Dipartimento di Scienze Biomediche
Sezione di Neuroscienze e
Farmacologia Clinica
Università di Cagliari
Gianluigi Tanda
Medication Development Program,
NIDA-IRP, NIH/DHHS, Baltimore MD
Paola Fadda
Dipartimento di Scienze Biomediche
Sezione di Neuroscienze e
Farmacologia Clinica
Università di Cagliari
Articolo di 8 pagine in formato digitale pdf
Numerose e coerenti evidenze
sperimentali suggeriscono
che i PPARα siano il bersaglio
preferenziale attraverso il quale
le NAE esercitano la loro attività
nel SNC.
Mauro Congiu
Dipartimento di Scienze Biomediche
Sezione di Neuroscienze e
Farmacologia Clinica
Università di Cagliari
Claudia Sagheddu
Dipartimento di Scienze Biomediche
Sezione di Neuroscienze e
Farmacologia Clinica
Università di Cagliari
Miriam Melis
Dipartimento di Scienze Biomediche
Sezione di Neuroscienze e
Farmacologia Clinica
Università di Cagliari
Anna Lisa Muntoni
CNR
Istituto di Neuroscienze
Sezione di Cagliari
Marco Pistis
Dipartimento di Scienze Biomediche
Sezione di Neuroscienze e
Farmacologia Clinica
Università di Cagliari
CNR
Istituto di Neuroscienze
Sezione di Cagliari
Articolo di 6 pagine in formato digitale pdf
La prima considerazione da fare
sugli studi del riconsolidamento
delle memorie associate alle
dipendenze è che, a parte
qualche raro caso, l’esistenza di
questo processo è stata finora
dimostrata solamente tramite la
sua inibizione.
Alessandro Piva
NeuroPsiLab
Dipartimento di Diagnostica
e Sanità Pubblica
Università di Verona
Laura Padovani
NeuroPsiLab
Dipartimento di Diagnostica
e Sanità Pubblica
Università di Verona
Cristiano Chiamulera
NeuroPsiLab
Dipartimento di Diagnostica
e Sanità Pubblica
Università di Verona
Articolo di 7 pagine in formato digitale pdf
Nel caso delle dipendenze
patologiche, gli esperti
consigliano un utilizzo della TMS
all’interno di un approccio più
complesso che preveda anche
una psicoterapia.
Liana Fattore
CNR
Istituto di Neuroscienze - Cagliari
Consiglio Nazionale delle Ricerche
Marco Diana
Laboratorio di Neuroscienze
Cognitive ‘G. Minardi’
Dipartimento di Chimica e Farmacia
Università di Sassari
Articolo di 6 pagine in formato digitale pdf
Siccome la tossicodipendenza è
classicamente nota per essere
causata da un malfunzionamento
nell’ambito del sistema cerebrale
di ricompensa, si ipotizza che il
GAP sia anch’esso legato a un
deficit del sistema dopaminergico
mesolimbico, o in alternativa
delle vie serotoninergiche a livello
della corteccia prefrontale.
Sara Lucia Maria Lo Russo
Centro di Riferimento per le Scienze
Comportamentali e la Salute Mentale
Istituto Superiore di Sanità, Roma
Francesca Zoratto
Centro di Riferimento per le Scienze
Comportamentali e la Salute Mentale
Istituto Superiore di Sanità, Roma
Walter Adriani
Centro di Riferimento per le Scienze
Comportamentali e la Salute Mentale
Istituto Superiore di Sanità, Roma
Articolo di 10 pagine in formato digitale pdf
Dato che sia gli stimoli incentivi
che quelli consumatori hanno una
valenza appetitiva, ci si chiede
se questi stimoli condividano le
stesse proprietà edoniche o se
queste proprietà siano diverse per
ciascuna di queste due classi di
stimoli.
Gaetano Di Chiara
Università di Cagliari
Articolo di 15 pagine in formato digitale pdf
Immagine della copertina
Modella che riposa, 1889. Olio su cartone, Henri de Toulouse-Lautrec (1864-1901), Los Angeles, CA (USA), The J. Paul Getty Museum.