Neuroetica e dipendenze
Mese: Marzo
Anno: 2015
Volume: 5
Numero: 17
Pagine: 64
Prezzo: € 25,00
Fascicolo di 64 pagine in formato cartaceo
Stefano Canali
Scuola Internazionale
di Studi Superiori Avanzati
SISSA - Area Neuroscienze
Trieste
Nel dibattito sul libero arbitrio
i filosofi ricorrono spesso
alle intuizioni ordinarie – in
particolare, si afferma spesso che
l’etica ingenua è incompatibilista.
Mario De Caro
Università di Roma Tre
Massimo Marraffa
Università di Roma Tre
Articolo di 5 pagine in formato digitale pdf
Nel gioco d’azzardo patologico,
così come in tutte le altre forme
di dipendenza comportamentale
e ICD, vi è un elemento che gioca
un ruolo chiave, il rinforzo.
Alberto Priori
Centro Clinico per la Neurostimolazione, le Neurotecnologie e i Disordini del Movimento Fondazione IRCCS Ca’ Granda
Ospedale Maggiore Policlinico
Milano
Dipartimento di Fisiopatologia
Medico-Chirurgica e dei Trapianti
Università di Milano
Manuela Fumagalli
Centro Clinico
per la Neurostimolazione,
le Neurotecnologie e i
Disordini del Movimento
Fondazione IRCCS Ca’ Granda
Ospedale Maggiore Policlinico
Milano
Articolo di 9 pagine in formato digitale pdf
Il modello di spiegazione
neuroscientifica delle dipendenze
è assai seducente, non solo
all’interno della comunità
scientifica ma anche a livello
pubblico.
Stefano Canali
Scuola Internazionale di
Studi Superiori Avanzati
SISSA - Area Neuroscienze
Trieste
Articolo di 7 pagine in formato digitale pdf
Il fallimento nell’esercizio
dell’autocontrollo è una delle
caratteristiche chiave delle
dipendenze patologiche.
Individui con questi disturbi
mostrano difficoltà nel resistere
all’impulso di approcciare
l’oggetto o l’attività desiderata
indipendentemente da una
certa consapevolezza circa
gli esiti negativi della stessa
e da altri scopi personali che
motiverebbero all’astinenza.
Gabriele Caselli
Studi Cognitivi
Cognitive Psychotherapy School
Milano
London South Bank University
London UK
Marcantonio M. Spada
London South Bank University
London UK
Articolo di 6 pagine in formato digitale pdf
La recente letteratura
neuroscientifica pone l’accento su
come, al momento del craving, il
paziente subisca una subitanea
riduzione o annullamento
delle capacità cognitive in
concomitanza con una spinta
verso la sostanza animata
da un impeto compulsivo di
natura sottocorticale, che non
trova argine da parte dei filtri
neocorticali.
Alessandro Vegliach
Dipartimento delle Dipendenze
ASS n.1 “Triestina”
Roberta Balestra
Dipartimento delle Dipendenze
ASS n.1 “Triestina”
Articolo di 5 pagine in formato digitale pdf
Il funzionamento dissociativo,
compreso quello autoindotto, e le
modulazioni dello stato mentale
possono essere interpretati come
processi non necessariamente
disfunzionali ma al contrario
utili per l’evoluzione psichica
individuale e collettiva.
Augusto Consoli
Dipartimento di
Patologia delle Dipendenze
“C. Olievenstein”
ASL 2 di Torino
Articolo di 6 pagine in formato digitale pdf
Molte sono le evidenze
neuroscientifiche che le sostanze
d’abuso agiscano modificando
patologicamente sia il circuito
della ricompensa che quello
dell’inibizione.
Paola Mengotti
SISSA
Trieste
Francesco Foroni
SISSA
Trieste
Articolo di 5 pagine in formato digitale pdf
L’occhio diverso e le
caratteristiche affettive con
le quali il terapeuta o meglio
ancora il sistema terapeutico –
professionalità e competenze
diverse che operano insieme nei
servizi dipendenze del nostro
paese – si pone in relazione con i
soggetti affetti da disturbi da uso
di sostanze o altri comportamenti
di dipendenza, influisce sia sui
metodi che sui contenuti della
relazione.
Maurizio Fea
Psichiatra
Pavia
Articolo di 4 pagine in formato digitale pdf
Il paternalismo è stato criticato
efficacemente in molti modi,
ma in condizioni particolari
ed estreme torna ad essere
un’opzione moralmente
giustificata.
Andrea Lavazza
Centro Universitario Internazionale
Arezzo
Articolo di 6 pagine in formato digitale pdf
Immagine della copertina
Japanese lanterns,1895. Olio su tela, Luther Emerson Van Gorder (1861-1931). Duluth, MN (USA), Tweed Museum of Art UMN.