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Neurobiologia del piacere


Dipartimento di Medicina Molecolare e dello Sviluppo Università di Siena

Articolo di 6 pagine in formato pdf

L’esperienza pratica millenaria ha insegnato agli addestratori di animali e agli educatori ed insegnanti che è più probabile che un’azione semplice o un comportamento complesso siano ripetuti se seguiti da un piacere e non lo siano se seguiti da un dolore; l’attribuzione di premi e punizioni fa da corollario a questa osservazione. All’inizio del secolo scorso Edward Thorndike elaborò queste osservazioni e le sistematizzò nel principio di causa ed effetto. Questo principio stabilisce che azioni che producono piacere tendono a ripetersi, mentre quelle che producono dolore tendono ad estinguersi, e sottolinea il fatto che piacere e dolore sono indissolubilmente legati all’apprendimento. Quest’ultima conclusione rende complesso sia comprendere i meccanismi neuronali che sottendono questi fenomeni di apprendimento associativo, sia definire il termine “piacere”.